scrivevo questo paragrafo:
Secondo settore. La giornalista lamenta la scarsa propensione delle famiglie a colloquiare con i docenti. Ma non ha pensato, Veladiano, che forse esiste anche una difficoltà delle famiglie perché gli orari dei colloqui non sono amichevoli? O si fanno colloqui mattutini, in orario, per chi l’ha, di lavoro, o si fanno colloqui di massa pomeridiani che, salvo rari e bene auguranti casi, sono piuttosto veloci e affollati?
Quale alternativa? Esiste Skype. Perché non pensare a sessioni di colloqui organizzati via Skype, dove famiglia e docenti si possono guardare negli occhi, parlare a tu per tu ma con la possibilità di farlo senza essere fisicamente davanti ( senza che fisicamente ci si debba spostare a volte anche in luoghi non vicini al proprio lavoro o alla propria abitazione)?
Ora leggo volentieri sul Corriere del 1 febbraio questo articolo:
IL COLLOQUI CON I PROF SI FA DA CASA VIA SKYPE
" i genitori in video" è un progetto promosso dal Comune di Milano con Microsoft per consentire video colloqui online tra genitori e prof.
La sperimentazione avverrà al Civico Liceo Manzoni-
Sono contento.
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