proseguendo con la lettura de IL NOSTRO PROGRAMMA del PD, nel capitolo LIBERTA' si trova questo paragrafo che propongo:
Su temi che riguardano la vita e morte delle persone, la politica deve coltivare il senso del proprio limite e il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del diritto. Per evitare i guasti di un pericoloso “bipolarismo etico” che la destra ha perseguito in questi anni, è necessario assumere come riferimento i principi scolpiti nella prima parte della nostra Costituzione e, a partire da quelli, procedere alla ricerca di punti di equilibrio condivisi, fatte salve la libertà di coscienza e l’inviolabilità della persona nella sua dignità.
Secondo me la cautela é sempre necessaria quando si toccano diritti "di confine" purché sia una cautela laica e non dettata da principi ideologici o religiosi.
La libertà di coscienza non deve consentire che ci siano aree off limits per l'applicazione di leggi dello stato, soprattutto in strutture pubbliche o in qualche modo convenzionate o destinatarie di sovvenzioni statali
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