lunedì 17 settembre 2012

GRATTANDO IL GHIACCIO PER CERCARE TERRENO FERTILE

Tutto ciò che scrivo è assolutamente inventato, o meglio, è immaginato deducendolo dall'osservazione dei comportamenti dei parcheggiatori ritratti nella foto e degli automobilisti che ho visto entrare nel parcheggio. E' un tentativo di leggere i comportamenti supposti degli operatori e dei cittadini giapponesi sulla base delle scarse osservazioni fatte durante il soggiorno e dai libri letti.

Siamo a Hakone-Machi, a sud del lago Ashi e ci stiamo dirigendo verso Moto-Hakone.

Primo parcheggiatore: " Buongiorno signore, desidera forse parcheggiare in questo parcheggio?"
Automobilista: "Buongiorno signor primo parcheggiatore, sì, desidero parcheggiare in questo parcheggio"
Primo parcheggiatore: "Bene signore, allora la prego di rivolgersi al mio collega che può vedere lì davanti. Le auguro una buona giornata"
Automobilista:" Grazie signor primo parcheggiatore. Auguro anche a lei una buona giornata"

Ora si immagini che l'automobilista prosegua verso il secondo parcheggiatore

Secondo parcheggiatore: " Buongiorno signore. Desidera parcheggiare in questo parcheggio?"
Automobilista: "Buongiorno signor secondo parcheggiatore, sì desidero parcheggiare quì, il suo cortese collega mi ha indicato di rivolgermi a lei"
Secondo parcheggiatore." Bene signore, sarebbe così cortese di andare a parcheggiare il quel box che vede sulla sua sinistra?"
Intervengo: ho visto veramente il secondo parcheggiatore indicare con il dito dove andare a parcheggiare anche in precedenza, con il parcheggio ancor più vuoto, e ho visto gli automobilisti giapponesi che sono entrati nel piazzale andare veramente dove gli veniva indicato, anche in presenza di "n" opzioni diverse che non avrebbero pregiudicato la funzionalità del parcheggio
continua
Automobilista: "grazie signor secondo parcheggiatore" seguono saluti e l'automobilista va a parcheggiare.

Non so se sono pregiudizialmente imbevuto di stereotipi e preconcetti sui giapponesi. Per quel poco che ho potuto grattare il ghiaccio, credo che possa essere attendibile questa mia ricostruzione.
Se non lo è, sappiano i giapponesi che è stata fatta con più affetto ironico che sarcasmo. E che li ammiro tantissimo.

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