lunedì 26 ottobre 2020

TERMOVALORIZZATORI E NUOVE TECNOLOGIE QUALE FUTURO?_ evento online organizzato da OBIETTIVO COMUNE

 TERMOVALORIZZATORI E NUOVE TECNOLOGIE QUALE FUTURO?

evento online organizzato da 

OBIETTIVO COMUNE

Questo il link per vedere la diretta sulla pagina FB di Obiettivo Comune

https://fb.me/e/48KOihlp1

GIOVEDI' 29 OTTOBRE 2020 ORE 21.00




sabato 15 agosto 2020

AMNESTY INTERNATIONAL

 https://www.amnesty.it/prigionieri-continuano-a-restare-in-carcere-in-condizioni-sempre-piu-pericolose/


Nasrin Sotoudeh, avvocata dell’Iran arrestata il 13 giugno 2018, è stata condannata a 38 anni e sei mesi di carcere e a 148 frustate al termine di due processi gravemente irregolari. Attraverso il cumulo di condanne, il periodo effettivo di carcere da scontare è di 17 anni.

Per il suo attivismo contro la pena di morte e soprattutto per essersi opposta alle leggi che obbligano a indossare il velo in pubblico, Sotoudeh è stata giudicata colpevole di “incitamento alla corruzione e alla prostituzione” e di “commissione volontaria di un atto peccaminoso” consistente nell’apparire in pubblico senza il velo.

Tra le prove a suo carico, figurano attività del tutto legittime: essersi tolta il velo durante le visite alle sue clienti detenute, aver rilasciato interviste sulle violenze subite dalle donne che protestavano contro l’obbligo del velo, durante gli arresti e nella loro successiva detenzione, e l’appartenenza a gruppi per i diritti umani come la Campagna per la progressiva abolizione della pena di morte.


Aggiornato il 28/07/2020  Patrick George Zaki, attivista e ricercatore egiziano, si trova dal 7 febbraio 2020 in detenzione preventiva fino a data da destinarsi.

Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si sono tenute solo a luglio. Nella seconda, risalente al 26 luglio, Patrick Zaki ha potuto vedere per la prima volta i suoi avvocati dal 7 marzo. Patrick sta bene, ma è apparso visibilmente dimagrito. Nonostante gli avvocati di Patrick abbiano potuto presentare le ragioni per cui chiedono la scarcerazione, il giudice ha deciso per prolungare la detenzione preventiva di ulteriori 45 giorni.

Patrick George Zaki rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”.

Nel suo paese avrebbe dovuto trascorrere solo una vacanza in compagnia dei suoi cari in una breve pausa accademica.

A causa della diffusione del Covid-19 anche in Egitto per Patrick, così come per altre decine di migliaia di detenuti egiziani, le preoccupazioni legate all’emergenza sanitaria sono fortissime.

Riteniamo che Patrick George Zaki sia un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.


https://www.amnesty.it/appelli/yasaman/

https://youtu.be/Y127dtgjYS8



martedì 23 giugno 2020

NIENTE E' GRANDE QUANTO LORO

VIAGGIO IN PORTOGALLO  _ J.Saramago

Da queste parti tutto è grande. Grande è la città, e bellissima, grandi sono i pilastri che sostengono il ponte, grandi i cavi che lo tengono sospeso. E grandi sono anche i comignoli lungo la riva che si stende da Almada ad Alcochete, con i loro aerei torrenti di fumo bianco, giallo e ocra, o grigio, o nero. Con il vento, le lunghe nubi ricoprono i campi stendendosi verso sud e verso ponente. E' una zona di cantieri e fabbriche, Alfeite, Seixal, Barreiro, Moita, Montijo, terra convulsa dove il metallo stride, ruggisce e picchia, dove sibilano gas e vapori, dove infinite tubature orientano il flusso dei carburanti. TUTTO E' PIù GRANDE DEGLI UOMINI, NIENTE E' GRANDE QUANTO LORO.

giovedì 11 giugno 2020

SCUOLA: NON USARE I PLESSI SCOLASTICI PER LE ELEZIONI

SCUOLA: NON USARE I PLESSI SCOLASTICI PER LE ELEZIONI
Oggi ho trovato su Avvenire questa lettera.
La copio integralmente perchè l'autrice scrive una cosa sensata, quindi rara nel dibattito pubblico. Anticipo solo la richiesta:
Perché mai dobbiamo continuare a usare i plessi scolastici per fare le elezioni? Vogliamo che l'Italia riparta diversa (possibilmente migliore) dopo l'esperienza della pandemia. Ecco un gesto importante. Trovare altri luoghi da usare come seggi elettorali. Difficile? Forse ma non impossibile. Pensiamo che ci attendano solo scelte facili o proclami per l'immagine di chiunque abbia un microfono a portata?

martedì 2 giugno 2020

LA RESILIENZA DEL PIU' FRAGILE _UNA RIFLESSIONE PER LA SCUOLA

LA RESILIENZA DEL PIU' FRAGILE _UNA RIFLESSIONE PER LA SCUOLA
Ho iniziato a leggere VULNERABILI: COME LA PANDEMIA CAMBIERA' IL MONDO di un autore che di solito apprezzo molto, Vittorio Emanuele Parsi.
Sono alle prime pagine, quelle dove di solito viene presentato il piano ideale dell'opera.
Ho trovato una frase che mi sembra significativa per la riflessione sulla ripresa della Scuola a Settembre (in che modo, con che principi). Non ho elementi di giudizio, ma la sensazione è negativa. Temo che le scelte non saranno illuminate. Spero di sbagliarmi.
Scrive Parsi:
"Ci siamo dimenticati che era  la ridondanza delle strutture che ci circondano, a consentirci di vivere meno insicuri, limitando il peso della nostra vulnerabilità. Ci siamo scordati di una cosa che abbiamo sempre saputo e che applichiamo da sempre in tanti settori della nostra vita, anche se non in tutti: un sistema è sicuro solo quando la sua componente più vulnerabile è sicura.
Il livello di resilienza dell'elemento più fragile "detta" il livello di resilienza dell'intera struttura. In questo senso, la protezione del più debole, quella che tra umani chiameremmo la solidarietà, non è un lusso o un elemento sul quale spendere (ma dovremmo piuttosto dire investire) solo quando ce lo possiamo permettere: è semplicemente l'unico principio di precauzione sul quale si può costruire"