se anche vi vedo tutti in piedi ad applaudire, io continuo a pensare che sia sbagliato _EUROPEO e ITALIANO di MINORANZA_ DOVERISTA GENTILE
domenica 27 marzo 2011
domenica 20 marzo 2011
giovedì 10 marzo 2011
sabato 12 febbraio 2011
NEANCHE IO
Rubo questa lettera al LA STAMPA di oggi, scritta dal signor Alberto F.
" L'altro giorno ero dal mio barbiere di fiducia per una ripassata ai capelli. Nel salone l'argomento che teneva banco erano le feste di Arcore. L'opinione prevalente era, che può permettersi di attorniarsi di belle figliole giovani.
Io sono rimasto sulle mie, pensieroso. Poi ho pagato, sono uscito, ho inforcato la bici e sono tornato a casa. Mi ha accolto mia moglie, con la quale sono sposato da 28 anni, la mamma dei miei figli, la donna della mia vita cui sono sempre stato fedele, pur nelle tentazioni. mi ha chiesto. Non glielìho detto, ma era la risposta alla domanda sentita dal barbiere. NON VORREI PROPRIO ESSERE AL SUO POSTO"
Vorrei che Giuliano Ferrara leggesse questa lettera e si vergognasse un po', mentre versa in banca l'assegno che gli ha firmato il suo padrone.
" L'altro giorno ero dal mio barbiere di fiducia per una ripassata ai capelli. Nel salone l'argomento che teneva banco erano le feste di Arcore. L'opinione prevalente era
Io sono rimasto sulle mie, pensieroso. Poi ho pagato, sono uscito, ho inforcato la bici e sono tornato a casa. Mi ha accolto mia moglie, con la quale sono sposato da 28 anni, la mamma dei miei figli, la donna della mia vita cui sono sempre stato fedele, pur nelle tentazioni.
Vorrei che Giuliano Ferrara leggesse questa lettera e si vergognasse un po', mentre versa in banca l'assegno che gli ha firmato il suo padrone.
mercoledì 2 febbraio 2011
venerdì 21 gennaio 2011
lunedì 3 gennaio 2011
DUE LATI E UN PUNTO DI DOMANDA IN MEZZO e più in basso un terzo lato
Da un lato c'è Tammy Duckworth (ha perso due gambe e quasi un braccio in IRAQ) che dice a Mario Calabresi in "LA FORTUNA NON ESISTE" : "Non ho mai sostenuto questa gguerra (invasione dell'IRAQ) , privatamente pensavo che l'invasione dell'IRAQ fosse il peggior esempio di imperialismo americano. IO sono una studiosa, prima di partire avevo terminato il mio dottorato in scienze politiche, ma dai tempi dell'università sono anche una riservista della Guardia NAzionale. La verità è che sarei voluta andare in Afghanistan, partecipare alla caccia a Osama bin Laden. VOlevo fare quello. Ero convinta che la guerra in Iraq fosse nella migliore delle ipotesi una cosa stupida e nella peggiore un att orribilmente spericolato. Ma era la mia opinione personale e il mio Paese aveva eletto democraticamente George Bush e il mio Paese aveva detto che quella era una decisione legittima da parte del presidente. E il Senato degli Stati Uniti aveva detto sì, aveva votato per la guerra, e anche se io non ero d'accordo non volevo che i miei uomini andassero lì senza di me. Non volevo essere l'unico ufficiale che li salutava e restava a casa". Quindi da un lato c'è T.DUCKWORTH, dall'altro lato c'è la nobiltà della obiezione di coscienza, del rifiuto di obbedire a un ordine ingiusto. E in mezzo c'è un punto di domanda. Poi tristemente c'è anche un terzo lato, più in basso, molto più in basso, di chi adora il proprio Paese quando è utile e fa obiezione di coscienza a comando o secndo convenienza ( chissà a che Paese appartiene questo terzo lato?)
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