Questa è una noticina secondaria nell'opera dello storico inglese, un piccolo sassolino tolto con la grazie dell'understatement inglese, che mi è piaciuta molto.
Nel merito Hobsbawn tratta degli economisti del periodo della Grande Crisi del 29 e degli economisti liberisti dei nostri anni 80/90.
A mio avviso la sua nota, parlando di geopolitica, è attualissima anche oggi.
"A chi come me è vissuto durante quegli anni ('30) riesce quasi impossibile capire come le dottrine rigidamente liberiste, allora ovviamente in discredito, possano essere tornate in voga in un periodo di depressione quale quello degli ultimi anni '80 e degli anni '90, nel quale, di nuovo, esse hanno dimostrato la loro inadeguatezza teorica e pratica. Tuttavia questo strano fenomeno dovrebbe farci venire alla mente un grande aspetto della storia che esso esemplifica: la incredibile brevità della memoria sia dei teorici sia degli operatori dell'economia (mia nota: non solo, vale anche per giornalisti, politici e commentatori da bar/FB).
Esso offre anche una chiara dimostrazione di come la società abbia bisogno degli storici, i quali assolvono il compito professionale di ricordare ai loro concittadini ciò che questi desiderano dimenticare"
Esemplare!!!
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