Il Parlamento Europeo è stato composto. I Partiti hanno
ottenuto il loro voti e tra i candidati sono stati eletti i parlamentari per i
prossimi cinque anni.
Sono stati eletti anche Parlamentari il cui mandato è quello
di distruggere ciò per cui sono stati eletti. Per consentire a loro di esperire
il loro tentativo l’Europa li stipendia. Questa è la forza dell’Europa, della
democrazia del Vecchio Continente, e tutto sommato credo che questo sia il
reale motivo per cui quei parlamentari falliranno nel loro disegno.
(non prendono solo lo stipendio ma anche la pensione, come
per il nuovo amico di Grillo, Farage,
che intervistato da Euronews alla domanda su perché accettasse di prendere la
pensione dal Parlamento Europeo del quale denunciava gli sprechi rispondeva che
deve fornire un po’ di sicurezza alla sua famiglia –penso che negli archivi di
Euronews l’intervista sia rintracciabile)
Prima delle elezioni i candidati al Parlamento giravano per
il territorio. Ma se quei candidati non sono stati eletti, dei loro buoni
propositi, che sono venuti a raccontarci, che ce ne facciamo? Avremmo bisogno
che i Parlamentari eletti venissero tra di noi, ora, a spiegarci cosa hanno
intenzione di fare, cosa stanno facendo e cosa faranno per il bene dell’Europa.
Solo che ora si fa anche fatica a sapere chi sono realmente
gli eletti (non è preciso, con il web si può seguire l’attività del Parlamento,
però così rimarrebbe un esercizio individuale e non un bene condiviso).
Non capisco perché i partiti o i raggruppamenti non
organizzino ora assemblee o aperitivi (triste moda odierna) con i Parlamentari eletti (quì parliamo
di Europa, ma servirebbero appuntamenti simili anche con i Parlamentari Italiani e i Consiglieri
Regionali )
nota a margine: si dice che Renzi non è stato eletto. ma noi non eleggiamo nessun presidente del consiglio, che può essere preso tra qualsiasi cittadino non pregiudicato, la domanda che non ho mai sentito porre, quella giusta, è ai parlamentari del PD che sono stati eletti con il programma ITALIA GIUSTA e che ora appoggiano Renzi. Sono loro a dover spiegare il loro cambiamento. Magari fanno bene, ma una spiegazione sarebbe stata dovuta.
Concludo con uno stralcio di un articolo di Ainis sul
Corriere pubblicato domenica prima delle elezioni, a mio avviso è una richiesta
fondamentale da porre al nuovo Parlamento.
“Ma non c’è via d’uscita, oggi come ieri: o tutto o niente,
o l’Europa saprà guardare avanti o finirà accecata come Polifemo. E questo
sguardo – lo sguardo sul futuro – prima o poi dovrà fissarsi su una
Costituzione”
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