Chiunque dei due vinca, può un cittadino di sinistra, che
vota centro sinistra per realismo, sperare che:
1) ci sia contaminazione con
quanto di buono a livello di idee è sorto in queste primarie (depurando da
sospetti e insulti) nella preparazione di un programma rigoroso da sottoporre
all’elettorato attivo?
2) si
faranno le primarie, molto più sciolte, a livello di
circoscrizione per fare le liste con o
senza –a maggior ragione con – il porcellum? 3) la partecipazione importante,
nei numeri, di cittadini stopperà le
fregole autoreferenziali di tanti medi “dirigenti” che, nell’auspicato caso di
vittoria, cercheranno visibilità e coltivazione del proprio orticello, e farà
riconoscere al (doppio) vincitore l’autorevolezza e l’autorità di guidare la
colazione (pur sviluppando il lavoro di squadra?
O ancora una volta, Tafazzi di
(centro) sinistra manderemo a balengo tutto?
Ultima domanda: verso sinistra c’è
un muro come tra Israele o Palestina o abbiamo speranze?
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