Questo è il link dell'articolo di AINIS
http://lettura.corriere.it/debates/attenti-alle-sbornie-troppe-garanzie-si-annullano-tra-loro/
trascrivo qualche stralcio:
" Stiamo dunque entrando nel Paradiso dei diritti? Dipende: potrebbe anche trattarsi dell'Inferno. In questo caso ci entreremmo da ubriachi, perchè si va consumando - in Italia come altrove- una sbornia di diritti.
(...)
Mentre ovunque di moltiplicano le Carte dei diritti: del malato, del bambino, dell'alunno, dell'anziano, dell'automobilista, del pedone, dello spettatore, del turista. Da qui un'avvertenza, anzie due. Primo: nessun diritto è a costo zero. Come hanno scritto due studiosi americani (Holmes e Sunstein) la libertà dipende dalle tasse. Più diritti, più tasse [mi permetto una nota: per questo sono sempre stato d'accordo con Padoa Schioppa: sono felice di pagare le tasse]
(...)
Secondo: i diritti non sono a somma zero. ... C'è quindi una competizione fra i diritti, Ma c'è anche, nel ventre affamato delle nostre società, un moto consumistico, c'è l'idea d'usarli e di gettarli via come un vestito sdrucito, per fare spazio nell'armadio. E' un errore. Perchè troppi diritti s'elidono a vicenda. E perchè le troppe libertà generano l'arbitrio. Come diceva Platone, "dalla somma libertà viene la schiavitù maggiore e più feroce"
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