introduzione al libro "Guarire dalla corruzione".
stralcio
... Il corrotto ha costruito un'autostima che si fonda esattamente su questo tipo di atteggiamenti fraudolenti: passa la vita in mezzo alle scorciatoie dell'opportunismo, al prezzo della sua stessa dignità e di quella degli altri. Il corrotto ha la faccia da non sono stato io, "faccia da santarellino" come diceva mia nonna. Si meriterebbe un dottorato honoris causa in cosmetica sociale. E il peggio è che finisce per crederci. E quanto è difficile che lì dentro possa entrare la profezia! Per questo, anche se diciamo "peccatore sì", gridiamo con forza " ma corrotto no!".
Una delle caratteristiche del corrotto di fronte alla profezia è un certo complesso di "inquestionabilità". Si offende dinnanza a qualunque critica, discredita la persona o l'istituzione che la emette, fa in modo che qualsiasi autorità morale in grado di criticarlo sia eliminata, ricorre a sofismi ed equilibrismi nominalistico- ideologici per giustificarsi, sminuisce gli altri e attacca con l'insulto quelli che la pensano diversamente (cfr. Gv 9,34). Il corrotto è solito perseguitarsi inconsciamente, ed è tale l'irritazione che gli genera questa autopersecuzione chela proietta sul prossimo e, da autoperseguitato, si trasforma in persecutore..."
Ora, il primo pensiero che sorge è che Bergoglio non sia vissuto in questi ultimi decenni in Argentina, ma sia rimasto in Italia sotto mentite spoglie e abbia, con queste poche e incisive righe, fotografato la nostra realtà. Da italiani e lombardi vengono subito in mente almeno 2/3 figure.E poi legioni...
Ma in realtà, tutto vero quanto sopra, ma credo che la lettura corretta del testo di questo uomo, che scopriamo giorno per giorno essere un "grande uomo", sia da fare davanti allo specchio. Io con il mio specchio.
Nessun commento:
Posta un commento