SIMPATIA PER JOE BIDEN
Non mi sogno di discutere, esperti, sondaggisti, politologi,
americanisti che hanno quasi uniformemente commentato e tratto conclusioni dal
primo dibattito Biden-Trump. Hanno sicuramente ragione essendo competenti ed
esperti
Voglio solo esprimere la mia personale forte simpatia ed empatia
con Biden.
Forse perché a 60 anni (e non 80) mi trovo già a non tenere
a mente un sacco di cose, di dati (desiderando essere preciso – non sono
capace di sparare balle e menzogne, mi imbarazzo e mi sentirei scorretto) e per
questo prendo un sacco di appunti (che non ricordo dove ho scritto e non so
ritrovare), quando dialogo con un contendente trovo la cosa intelligente da dire
il giorno dopo che il dialogo è finito. Non
riesco ad esprimere un ragionamento ben articolato che alla fine raccoglie
tutte le premesse che ho pensato (mentre lo faccio mi vengono in mente altre
cose e le principali sfuggono, così anche io stesso faccio fatica a capirmi).
Per tutto questo capisco anche il disappunto di Biden: sta
governando da quattro anni, lo sta facendo bene o male? Valutazione questa fuori dal
discorso, di sicuro più di un colpo di tosse nel primo intervento (ho letto).
(anche per questo amo i libri e disdegno i mezzi di
comunicazione che non consentono di rianalizzare il discorso – sono un seguace
di Vallejo in questo)
Non discuto le regole del gioco. Primo perché se vuoi giocare a quel gioco lo fai a quelle regole anche se sono stupide. Forse il problema sono le regole (non scritte) stupide. Secondo perché sono diventato vecchio nell’Italia tra il 1984 e il 2024, e come italiano (anche se potrei portare a mia difesa il fatto che avevo capito bene già nel 1984 e non mi sono mai fatto irretire) non posso disprezzare se si preferisce un mentitore seriale ma simpatico o perlomeno seducente a uno che non ricorda i dati perché vuole comunicare quelli reali. Chi sono io per giudicare? Al limite pago le spese dei disastri causati dal mentitore e mai pagati dai suoi sostenitori.
Quindi non giudico, ma esprimo una mia umana vicinanza a
Biden. Non è una vicinanza politica (sono attirato più da Sanders). E un dubbio
sul fatto se, come scrive Mario Monti, siamo nell’epoca del pifferaio di
Hamelin (non è una novità, infatti il personaggio del pifferaio non è
contemporaneo, diciamo che facciamo fatica a uscire dallo stato di minorità).
Certo, POTUS ha la valigetta atomica. A parte ricordare le
figura del colonnello Petrov (per dire come siamo forse più appesi a un filo di
quanto speriamo essere) vorrei augurarmi che le procedure siano più complesse e
studiate del tempo di risposta a una domanda del giornalista della CNN.
Non so prevedere l’esito della vicenda (da buon ottimista
informato penso che rispetterà la prima legge di Murphy (corollari compresi),
ma vedo e prevedo con semplicità tempi duri per la democrazia liberale
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